martedì 28 febbraio 2012

Parla Rita Cugola

Vi scrivo per dirvi quanto apprezzo il progetto di questo portale e per proporvi l’argomento sul quale sarò felice di collaborare. Mi interessa la realtà globale delle donne ma, in particolare, la finestrella che da parte mia cercherò di aprire su questa rete si affaccerà sulla realtà femminile nel paesi arabi.
Un mondo particolare, culturalmente diverso dal nostro e anche per questo oggetto talvolta di pregiudizi e incomprensioni.    
Oltre al mio blog, recentemente ho aperto un piccolo gruppo di discussione su fb, "Voci di donna", che è un’esperienza interessante, ma estremamente limitativa. Ben altre potenzialità si intravedono dal progetto del futuro portale, che sono certa darà a noi tutte maggiori occasioni di entrare in relazione le une con le altre e di esprimerci meglio.
E io mi esprimerò.
Tutta colpa della musica, si potrebbe dire.
In effetti, fu proprio come critica musicale che cominciai a muovere i primi passi nel mondo del giornalismo, molti anni fa. Ma poi una profonda curiosità per le vicende umane mi spinse verso le più varie problematiche sociali, quelle femminili e delle minoranze in particolare. I paesi poveri del terzo mondo – ma anche quelli beneficiati dalla ricchezza petrolifera – continuavano a proiettare scenari tremendi di ingiustizia sociale, disparità tra i sessi, prepotenza e prevaricazione dei forti a danno dei deboli, quasi sempre donne, vecchi e bambini. Da qui la decisione di impegnarmi a fondo per cercare di dare voce a quella parte dell'umanità che non aveva modo di farsi udire dal resto del pianeta. Scoprii presto che (contrariamente alle apparenze) anche in quelle zone dove impera il maschilismo più bieco una piccola minoranza di  donne si mantiene particolarmente attiva nella lotta per i propri diritti. Mi sono trovata a solidarizzare con la causa rivendicata dal femminismo mediorientale e a seguire da vicino, come giornalista, gli sforzi compiuti da queste donne nel tentativo di uscire dal buio del silenzio per diventare anch'esse protagoniste della loro storia. Ma fino alla storica data dell’11 settembre 2011 era difficile focalizzare l'attenzione dei lettori italiani su questo argomento. 
Solo da allora L'Occidente parve “scoprire” improvvisamente il mondo arabo, con le sue contraddizioni e i suoi interrogativi. Il vaso di Pandora venne maldestramente aperto e riversò fiumi di notizie impossibili da ignorare ulteriormente. Raddoppiai allora il mio impegno a favore della causa femminile. In un periodo di intensa globalizzazione si trattava per me di un imperativo categorico al quale non riuscivo a sottrarmi e il fatto di essere una giornalista specializzata ormai in affari sociali e politica estera mi ha notevolmente aiutato  a penetrare all'interno di realtà difficilmente accessibili in modo diverso. Lo sviluppo tecnologico ha  annullato i confini geografici, e la rete permette a chiunque di uscire dall'isolamento dettato dal proprio status di appartenenza.
A disposizione di tutte le donne esiste adesso questo luogo privilegiato di riflessione e dibattito, di scambio e di confronto continuo a vastissima diffusione e di facile accessibilità. Un angolo ideale per una possibile crescita interiore. Sono intimamente convinta che, insieme, potremo davvero riuscire a interagire nel modo migliore, in funzione di una più ampia realizzazione personale e collettiva.

2 commenti:

  1. Rita, mi interessa molto per www.dols,it. Non mi è chiaro cosa proponi però

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    1. Racconterò storie, esaminerò situazioni, pubblicherò commenti, ma soprattutto offrirò spunti di riflessione e (mi auguro) di discussione sul mondo delle donne arabe. Le quali - non dimentichiamolo - stanno lottando molto per i loro diritti, anche se forse in sordina. Credo e spero che insieme riusciremo a compiere grandi passi in avanti, in tal senso.

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